
Il profumo dei fiori di Monopoli e i colori delle ceramiche di Grottaglie
1 Giugno 2016Sarà un lungo week end di esperienze da vivere e appuntamenti da non perdere quello del ponte del 2 Giugno in Puglia. Tra tanti, abbiamo deciso di raccontarvene due in particolare.
A Monopoli, il Giardino Botanico Lama degli Ulivi farà da scenario alla sesta edizione de Il Colore in Giardino, manifestazione in cui i colori delle esposizioni botaniche si intrecceranno con i profumi dei tanti appuntamenti enogastronomici in programma. Si segnala , in particolare, lo ''show cooking'' della “a ciallédde”, tipico piatto della cucina povera pugliese, in cui il pane, sotto forma di friselle o grossi taralli, viene bagnato con l'acqua e fatto a pezzi, per poi essere condito con pomodoro, olio rigorosamente extravergine d'oliva, origano o basilico e cipolle di tropea. Il programma prevede, inoltre, workshop, visite guidate alla Cripta di Santa Cecilia e all’intero parco e laboratori didattici per i più piccoli, durante i quali i bambini vedranno volare gli aquiloni realizzati con le loro mani.
Particolarità di quest’edizione sarà l’inaugurazione della Casa delle Farfalle.
Segnaliamo che l’evento è promosso dal Fai, Fondo Ambiente Italiano.
Lasciando il versante adriatico e dirigendoci verso quello ionico, non possiamo mancare all’appuntamento Buongiorno Ceramica, tre giorni di argilla, arte e artigianato di Grottaglie.
L’evento, di portata nazionale, coinvolge ben 37 città italiane di antica tradizione dell’arte della ceramica. Tra queste non poteva mancare la località della ceramica pugliese per eccellenza, Grottaglie.
La ceramica grottagliese da sempre è prodotta dando rilevanza alla forma estetica, senza mai perdere di vista l’importanza del suo utilizzo. Caratteristici e noti in tutto il mondo sono i cosiddetti “bianchi di Grottaglie”, zuppiere con piedi leonini, le tazze nuziali, le fiasche a segreto, i boccali, le bottiglie antropomorfe e l’immancabile “ciarla” o giara con coperchio dalle grandi anse.
Non potrete lasciare questa città senza aver comprato almeno un “pumo”. Il nome deriva dal dialetto ostunese “Pumo dè fiure” cioè “bocciolo di fiore” e viene donato in segno di buon auspicio in occasione di qualsiasi avvenimento importante. In passato, e tutt’oggi, i pumi ornano gli angoli dei balconi dei palazzi signorili in tutta la Puglia come porta fortuna per gli abitanti delle dimore.
Sarà un’occasione per conoscere da vicino i più famosi ceramisti e magari vivere in prima persona l'esperienza della creazione e decorazione di qualche opera da portar via come ricordo di un magico week end all’insegna dei profumi e dei colori.
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