Pasqua in Puglia

In Puglia la Settimana Santa rappresenta uno dei periodi più importanti dell’anno, giorni pieni di fede e religiosità che lascerebbero increduli anche i più scettici. Perché dietro a ogni evento che si svolge in questo particolare periodo dell’anno c’è molto più di una serie di riti e processioni, c’è la storia, e ancor più una tradizione che, invece di perdersi, si arricchisce.

Non a caso sembrerebbe proprio che quest’anno la meta più gettonata per trascorrere la Pasqua sia appunto la Puglia. A confermarlo sarebbe il famoso motore di ricerca Trivago che avrebbe rivelato che le mete più cliccate e prenotate, soprattutto da utenti esteri, sono state in primis Lecce, Bari e Alberobello, seguite da Fasano, Polignano a Mare, Gallipoli, San Giovanni Rotondo, Otranto, Ostuni, Monopoli, Castellana Grotte e Martina Franca.

Insomma, se è vero il detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”, la Puglia sembrerebbe rispecchiare la volontà e la scelta di molti e a noi pugliesi non resta che esserne orgogliosi!

Di sicuro in questo periodo non c’è da annoiarsi e gli eventi a cui partecipare sono molti. Primi tra tutti le suggestive processioni che si dipanano anche per chilometri per le vie dei borghi e delle città di tutta la regione. Tra le più imponenti menzioniamo quelle di Taranto che si svolgono il Giovedì e il Venerdì Santo, rispettivamente quella dell’Addolorata e quella dei Misteri, e che si protraggono per ben 15 ore mantenendo un andamento molto lento che i tarantini definiscono “a nazzecate”. Il vero spettacolo sta nell’ammirare il dondolio sincrono con cui procedono tutti i Confratelli, rigorosamente a piedi nudi e incappucciati, capeggiati dal troccolante, a cui spetta chiudere i riti il sabato mattina bussando tre volte con la punta del suo bastone alla porta della Chiesa del Carmine: questo rappresenta senza alcun dubbio uno dei momenti più solenni ed emozionanti di tutta la processione.

Non di certo meno significative sono le rappresentazioni della Passione vivente che si tengono soprattutto in Valle d’Itria e nella zona di Bari. A riguardo, menzioniamo lo spettacolo delle Fracchie di San Marco in Lamis, dove le fracchie altro non sono che enormi torce che arrivano anche a una lunghezza di 15 metri, o la Processione dei Sacri Misteri di Ceglie resa unica dalla grande quantità di simulacri a grandezza umana – se ne contano ben 56 solo nella scorsa edizione! -, tutti commissionati ai migliori maestri cartapestai di Lecce e Bari, o ancora quella dei Misteri e della Tomba di Cristo di Gallipoli, preceduta dall’accensione dei lampioni e dal suono delle trozzule (antichi strumenti in legno con i battenti metallici), dai tamburi e dalle trombe. Sui generis la Passione Vivente per le vie di Alberobello; giunta alla 41ma edizione, più di cento figuranti in costume, accompagnati da torce e cavalli, sfileranno per le incantevoli viuzze in pietra.

In Puglia tutte queste rappresentazioni sono mantenute vive grazie alle Confraternite laicali con sede in diversi luoghi della regione; basti pensare che solo nel 2012 il numero di confratelli presenti in Puglia arrivava a 250.000 per un totale di 911 associazioni: è soprattutto grazie a questi sodalizi se le tradizioni popolari continuano a essere perpetuate negli anni, impegnati anche in opere di carità e solidarietà.

Oltre alle processioni uniche nel suo genere e programmate in centinaia di paesi della regione, tradizione ancora molto sentita da queste parti è la visita ai Sepolcri nella serata del Giovedì Santo, ovvero gli altari o, per usare il termine corretto, le cappelle della reposizione, addobbati solennemente in senso di lutto e cordoglio per conservare l’Eucarestia istituita dal Signore durante l’ultima Cena. La tradizione vuole che i Sepolcri si visitino in numero dispari, tre, cinque o sette; anche se non sono ben noti l’origine e il motivo di quest’usanza, si pensa che possa richiamare la SS. Trinità (3), le Piaghe di Gesù (5) e i Dolori di Maria (7).

Non importa che siate credenti o meno, che vi consideriate atei o siate spinti da una fede incrollabile, perché ciò che si respira in Puglia in questi giorni va aldilà di ogni credenza e di ogni religione.

Ogni borgo, ogni paese, ogni città si riempie di storia e di tradizione, ci si unisce in un’unica atmosfera, un’aria di solidarietà e partecipazione, e per un attimo ci ritroviamo ad essere tutti protagonisti e figuranti di uno spettacolo meraviglioso.

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